sabato 10 dicembre 2011

Mario Biondi a radio RSI Rete Tre presenta "Due".


In occasione dell'uscita del nuovo disco "Due", Mario Biondi e Radio RSI Rete Tre ci hanno regalato uno straordinario spettacolo. Un concerto live dall'Auditorio Stelio Molo. 
Bellissimo il nuovo progetto musicale di Mario Biondi e altrettanto bella la scelta di presentarlo in questo modo. 
Del resto non esiste modo migliore per parlare di musica...se non con la musica...buon ascolto!!!





lunedì 21 novembre 2011

Mario Biondi & Big Orchestra in concerto.



Torniamo alla musica e ai concerti di Radio Rai. 
Il 21 Maggio, per aprire la stagione del nuovo tour, Mario Biondi si è esibito con la Big Orchestra composta da 40 elementi (per festeggiare i suoi 40 anni) al Gran Teatro di Roma. Il concerto è stato trasmesso in diretta da Radio Due. Uno splendido regalo per chi ama la musica soul e per chi apprezza la voce e la sensibilità artistica di Mario Biondi. Qui sotto il player con la registrazione del concerto. Buon Ascolto!!!

sabato 19 novembre 2011

La pecora nera



Ieri notte ho avuto il piacere di guardare "La pecora nera" film di Ascanio Celestini del 2010. 
Sicuramente un bel film, soprattutto perché insolito. Il tema trattato è la malattia mentale ed è in gran parte ambientato tra un manicomio e un supermercato. Ed insolito è il modo di trattare l'argomento e il punto di vista scelto per parlarne. In questo film ho ritrovato prepotentemente Ascanio Celestini...il "comico" (lo metto tra virgolette, perché la trovo una definizione riduttiva, ma appunto non saprei bene come definirlo). 
Vi ho trovato il comico, ma senza alcuna spavalderia narcisistica e senza alcuna auto-celebrazione. C'è lui, perché quando si crede veramente in quello che si fa è difficile uscire da se stessi. C'è anche Pancotti Maurizio in carne, ossa e ciccia :).
Dal sito ufficiale ho scoperto che il film ha vinto diversi premi...tra i quali il "Gobbo d'Oro 2011" con una motivazione che mi va di riportare, perché rende molto bene quello che il film ha trasmesso anche a me:
 "per aver scelto di affrontare un tema drammatico coniugando l'originalità con la poesia e l'emozione."

lunedì 14 novembre 2011

Mr. Gwyn...


Ho letto le prime 30 pagine...ho fatto una pausa e poi ho letto tutto il resto. Tutto d'un fiato. Un po' perché è quello che sempre faccio con i libri. Un po' perché smettere di leggere sarebbe stato come spegnere una Caterina de' Medici. E le Caterina de' Medici non si spengono, si lasciano morire. 
La capacità di Baricco di armonizzare nei suoi libri  personaggi che presi da soli ed estrapolati dal contesto sembrerebbero semplicemente buffi, stonati è la caratteristica che amo più di ogni altra. 
Pittori che dipingono il mare con l'acqua del mare, musicisti che cercano le note che non esistono o costruttori di lampadine che durano un tempo determinato.
A questi personaggi mi affeziono e ogni volta che qualcosa me li fa ricordare sorge spontaneamente un sorriso sul mio viso. Da oggi in poi una lampadina non sarà più solo una lampadina. In quella lampadina ci sarà sempre una scia del vecchietto di Camden Town. 
Come sempre Baricco ha su di me un potere di fascinazione che non ha eguali.  
Mr. Gwyn è una storia commovente, divertente e malinconica. Tra le pagine si legge il desiderio di quello che vorremmo essere e non siamo. Di quello che vorremmo essere, ma non possiamo essere. Si legge la voglia e la speranza di trovare qualcuno capace di leggerci dentro e vedere tutto questo. Jasper Gwyn rappresenta questa speranza. Perché lui riesce a leggere la persone (non i libri quelli sono buoni tutti). Forse riportare le persone a casa significa questo...far sentire le persone comprese. Sapere che da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che è riuscito a vedere dentro di noi. Qualcuno che è risuscito ad andare al di là di quello che mostriamo, di quello che appariamo...insomma qualcuno capace di mettere a nudo...la nostra anima. 
Ho amato questo libro dalla prima all'ultima pagina. Mi sono lasciata rapire e tenere in ostaggio per alcune ore dalle parole, dalle immagini, dalle sensazioni e dai personaggi. E ancora mi sento ostaggio, perché voglio esserlo.

venerdì 11 novembre 2011

Paolo Fresu & Devil Quartet omaggio a Miles Davis


Radio rai ( a differenza della tv che sprofonda sempre di più) offre sicuramente una buona varietà di programmi musicali e non. Soprattutto non manca la musica live. Il 7 Ottobre rai radio 3 ha trasmesso il concerto di Paolo Fresu con i Devil Quartet al Teatro Ariosto di Reggio Emilia. 
Una vera immersione nella musica da "ascoltare" con gli occhi chiusi lasciandosi invadere dai suoni...dalle note di questi straordinari musicisti.    


venerdì 4 novembre 2011

Têtes de Bois... come unire l'utile al dilettevole.

Un altro esempio di come si possa unire la propria arte a temi importanti come quello dell'ecologia ci viene dai Têtes de Bois. Questo interessante gruppo del panorama musicale italiano a Settembre partendo da Bari ha avuto l'idea geniale di alimentare i propri concerti con la corrente generata dalle "pedalate" degli spettatori. Trovo questa iniziativa assolutamente lodevole perché sono riusciti a trovare un modo divertente e originale per "parlare e fare ecologia".
P.S. tra le altre cose...è anche un toccasana per la linea :)). 


giovedì 3 novembre 2011

Pier Paolo Pasolini...

Quando penso al film "Salò o le 120 giornate di Sodoma" la parola che mi viene in mente non è scandaloso, ma "disturbante"...perché quello che mi ha lasciato è una sensazione di rabbia mista a fastidio. E' come se mi si fosse incollata addosso una patina viscida. Puoi cercare di toglierla, ma rimane lo stesso...la sensazione di viscido non riesci a mandarla via. 
Puoi provare a non pensarci, ma quelle immagini ti si stampano nella mente. Credo che non ci sia nulla di più geniale e difficile al mondo che disturbare lo spettatore...obbligarlo a guardare, nonostante quello che sta guardando lo disgusti. Ho fatto fatica ad arrivare alla fine del film, la tentazione di premere sullo stop è stata forte, ma lo era altrettanto la necessità e il dovere di arrivare sino in fondo. Perché premere sullo stop era come negare qualcosa, era come far finta che qualcosa non fosse successo...non fosse avvenuto. Mi avrebbe fatto sentire in colpa. Costringere lo spettatore a guardare la crudezza, la brutalità, la violenza per quello che è...senza abbellimenti o edulcorazioni di sorta. Questo per me è stato il senso del film.

Per ricordare, ma soprattutto per non dimenticare...



domenica 30 ottobre 2011

Si inizia a scrivere per colpire gli altri...

Nulla di più semplice e nulla di più vero...infatti se ci si ferma a pensare un attimo a quali sono le emozioni, le sensazioni che spingono una persona a metterle nero su bianco...la rabbia è sicuramente quella più comune.
Mi piace moltissimo la scelta di portare "Che tempo che fa" su un gradino più alto lasciando spazio agli ospiti per fare dei brevi monologhi...così possiamo assistere a lezioni, come quella che ci ha offerto ieri Alessandro Baricco, sul motivo per cui si scrive. Assolutamente affascinante la metafora dello scrittore che vuole fissare in un manuale le regole per tirare con l'arco...si inizia a scrivere per colpire, ma poi ci si perde nella bellezza dell'atto dello scrivere. Aspettando "Mr. Gwyn"...non male come presentazione per invogliare i lettori, se mai ci fosse il bisogno, ad avventurarsi tra le pagine e le parole del nuovo libro.


"...scriviamo libri, ogni tanto, con un'altra idea. Scriviamo libri. E quel che facciamo è scegliere fra quanto di più raro c'è nell'universo e di più caro c'è nel nostro animo e lo lavoriamo con le mani in un materiale affascinante che sono la lingua, le parole, il suono delle parole, il respiro della storia. Ci piace lavorarlo con le mani. E tutto questo solo perché vogliamo testimoniare di cosa è capace un certo genio umano e per esprimere in qualche modo il gusto di un maestro. Di quel maestro che in quel momento siamo noi. Niente più di questo, ma niente...niente meno di questo"



sabato 29 ottobre 2011

Accentuate the positive...

Facile a dirsi, ma quando sembra che non faccia altro che piovere sul bagnato...non è così semplice.
Mah...proviamo ad ascoltare in loop questa canzone. Non si sa mai che funzioni come un mantra : ).
Accentuate the positive...eliminate the negative...mmm.



giovedì 27 ottobre 2011

I magnifici !50 di Paolo Fresu

               

Uno degli eventi che ha fatto più rumore quest'estate nella mia bella Sardegna, non solo con la musica, è stato sicuramente l'ambizioso quanto spettacolare progetto di Fresu "!50 anni suonati". Paolo e gli straordinari musicisti, scrittori ed artisti che l'hanno accompagnato in queste date hanno fatto risuonare l'intera isola. 
  Festeggiare i primi 50 anni con 50 concerti è sicuramente un omaggio alle proprie origini. Farlo in un momento come questo significa avere dentro un orgoglio per la propria terra che va al di là di ogni immaginazione.
 Averne in qualche modo fatto parte seguendolo live, quando mi è stato possibile, altrimenti in streaming (altra splendida iniziativa per dare a chiunque in ogni angolo della terra l'opportunità di partecipare) ha significato qualcosa di più che assistere a dei concerti. E' stato come far parte del progetto, perché ti sentivi complice di una filosofia di vita. Perché per alcuni artisti fare musica non è solo suonare degli strumenti, ma vivere la musica con responsabilità. 
 Ed ecco che tutti i concerti sono stati alimentati non con l'energia elettrica, ma con un sistema fotovoltaico. Un modo non solo per parlare di ambiente ed ecologia, ma dimostrare fattivamente che un mondo più pulito è un mondo possibile, realizzabile. 
 Vivere la musica in questo modo dona la speranza che non tutto è perduto.
 Non solo di questo si è parlato in queste date e tanta e varia è stata la musica che ha dato un significato nuovo, una luce diversa a tanti angoli della Sardegna in cui nessuno avrebbe mai pensato di poter fare un concerto...Paolo Fresu si. Barche, case sull'albero hanno fatto da culla agli artisti e alle note e sembrava tutto così naturale da far credere che non fosse mai esistito un modo e un posto migliore per fare musica...
  Di seguito il mini-documentario realizzato da Giorgio Galleano.


sabato 22 ottobre 2011

Non voglio


La farfalla è condannata per le 
sue ali, che sono antieconomiche.

Osbert Sitwell

Non voglio.

Tutti i vostri strumenti hanno nomi bizzarri
e difficili, ma io vedo chiaro
e so che in fondo sono solamente
metri e gessetti con cui misurate 
e segnate - segnate e misurate
senza stancarvi.

Sfilate spilli di tra le labbra, come una sarta:
me li appuntate sull'anima,
e dite:"Qui faremo un bell'orlo.
Dopo starai tanto meglio."

Io non voglio che mi tagliate un pezzo d'anima!
Se ne ho troppa per entrare nel vostro mondo,
ebbene, non voglio entrarci.

Sono un poeta: una farfalla, un essere
delicato, con le ali.
Se le strappate, mi torcerò sulla terra,
ma non per questo potrò diventare
una lieta e disciplinata formica. 

Margherita Guidacci

lunedì 17 ottobre 2011

Treme...



Ho scoperto tempo fa, girovagando per il web una serie tv della quale mi sono perdutamente innamorata. 
Si tratta di "Treme" creata da David Simon e  Eric Overmyer, trasmessa a partire dal 2010 negli Stati Uniti, ma ancora inedita in Italia. 
La storia è ambientata in un quartiere di New Orleans, Treme per l'appunto, dopo i disastri dell'uragano Katrina, e racconta le vicende delle persone rimaste nel quartiere che piene di speranza, orgoglio e determinazione cercano di risollevarsi e riprendere in mano la propria vita.
Questa serie mi piace perché non manca la coraggiosa denuncia di uno stato assente. I personaggi sono ben caratterizzati, pieni di sfaccettature. Ma soprattutto c'è un elemento che accompagna e scandisce i ritmi delle loro vite e finisce, almeno per me, col diventare il vero protagonista di questa serie: LA MUSICA. 
Tra i tanti artisti che hanno partecipato con le loro performance alla realizzazione della serie sono John Hiatt, Lucia Micarelli, Dr. John, Juvenile, Steve Earle, Shawn Colvin, the subdudes, the Radiators, Henry Butler, Wanda Rouzan, Ciryl Neville, Christian Scott, Donald Harrison Jr, Ron Carter, Kermit Ruffins, Rebirth Brass Band, Hot /& Brass Band, Leroy Jones, John Boutte, Paul Sanchez, Glen David Andrews, Susan Cowsill, Walter "Wolfman" Washington, Steve Riley, Katey Red, Big Freedia, Sissy Nobby, Ingrid Lucia, Mem Shannon, Al "Carnival Time" Johnson, Tom McDermott, George Porter, Evan Christopher and member of the Pineleaf Boys and Redstick Ramblers. Per altre informazioni questo è il SITO UFFICIALE.



domenica 16 ottobre 2011

Indignata!

Ci risiamo...ancora...come se il G8 non fosse bastato, come se non fosse ancora fresco nei nostri ricordi.
Sono passati dieci anni, ma sembra ieri...anzi oggi. 
Ancora una volta  abbiamo visto la violenza e l'inadeguatezza di uno stato che vuole essere inadeguato, perché la mancanza di organizzazione genera il caos. E il caos è l'unico modo che un regime che vuole passare per democrazia ha, per tenere il controllo. 
Ancora una volta sono riusciti a sporcare il diritto sacrosanto di manifestare per rivendicare i propri diritti di essere cittadini, il diritto di essere ascoltati.
Non è credibile che ogni volta i violenti sfuggano ai controlli della polizia e riescano ad intrufolarsi tra i manifestanti pacifici...non è credibile che sia casuale la totale incapacità da parte delle forze dell'ordine di intervenire in maniera adeguata. Si vuole che queste cose succedano.
Mi torna in mente la poesia di Pier Paolo Pasolini "Il PCI ai giovani"...i fatti sono diversi, ma forse è anche peggio. Questa è una guerra tra poveri che si trovano su due parti diverse della barricata, e ovviamente i violenti come i non violenti si trovano sia da una parte che dall'altra. L'errore più grande credo sia quello di cercare vincitori e vinti in questa guerra. Non vincono i politici che usano questi episodi per poter dire che le manifestazioni generano violenza, ma non devono ritenersi sconfitti nemmeno i manifestanti che hanno visto annullare la loro protesta. Nessuno vince e nessuno perde, perché perdiamo tutti. Il vero sconfitto è lo stato e nello stato ci siamo tutti...a perdere come sempre è la democrazia.

venerdì 14 ottobre 2011

Storie di (dis)ordinaria amministrazione...

Bando di concorso del comune per i rilevatori del censimento...decido di partecipare.
Prima anomalia: proroga della scadenza per le domande di ammissione senza spiegazione. 
Va beh stiamo a vedere. Finalmente esce la graduatoria, ma non è ancora quella definitiva.
Seconda anomalia: è la graduatoria degli ammessi alla verifica attitudinale. Momento di panico, strano il bando non lo prevedeva. Verifica attitudinale di che? Che mi chiederanno? Poi penso sicuramente lo faranno per stilare un'ulteriore graduatoria visto che siamo in parecchi con lo stesso punteggio. La comunicazione viene fatta tre giorni prima...quindi da persona scrupolosa mando una email per avere ulteriori delucidazioni sulla verifica.
Risposta...deciderà la commissione il contenuto della verifica, ma presumibilmente si tratterà di una verifica sulla conoscenza del territorio e della lingua italiana...
Arrivo lì tutti che ci chiediamo in cosa consisterà la verifica e come influirà sui nostri destini...
Premessa del commissario "Allora la domanda è stata prorogata perché il Ministero degli Interni ha contestato il fatto che abbiamo escluso gli extra-comunitari (andiamo bene manco sanno il regolamento per fare un bando di concorso)...e allora abbiamo dovuto prorogare la data per includere anche loro e la verifica serve, nell'eventualità che ci siano degli extra-comunitari, per appurare l'effettiva conoscenza della lingua. 
Ovviamente visto che siete tutti italiani non c'è alcun bisogno di farla. Sarà solo una formalità e ci sbrighiamo in un attimo...e questa verifica non avrà alcuna influenza sulla graduatoria".
Il tutto detto con la classica faccia di tolla che tirano su le persone che ti stanno prendendo per il sedere, ma lo fanno con nonchalance. A quel punto sulla faccia di tutti compare la stessa espressione "Ma allora noi che azz siamo venuti a fare oggi?". Un temerario la formula a voce alta. Risposta compassata..."beh non si sa mai che qualcuno rinunci"...il temerario saluta e va via.
Io e gli altri rimaniamo per continuare il teatrino dell'assurdo...si procede in ordine alfabetico. Andiamo bene mi tocca pure rimanere a lungo...finalmente arriva il mio turno. Mi siedo. Commissaria "Ah lei abita in via xxx dov'è di preciso?" rispondo, e lei "Ah ok ho capito. Può andare arrivederci." 
Hanno pure avuto il coraggio di chiamarla verifica attitudinale...io avrò anche dimostrato la mia attitudine a non essere ancora così rincoglionita da non sapere dove abito. Ma loro hanno dimostrato la loro inettitudine a dare rispetto e dignità a chi cerca un lavoro fosse pure per tre mesi.


P.S. Dimenticavo...per tirare su il teatrino la commissione era pure composta da ben quattro membri...

mercoledì 12 ottobre 2011

Lezione 21...Baricco e la poesia della musica.

Ci sono film che hanno in sé la capacità di creare delle suggestioni che vanno al di là delle tue aspettative. 
E' il caso di "Lezione 21" di Alessandro Baricco del 2008. Questo film già in partenza aveva degli ottimi presupposti. La regia di Baricco che si improvvisava regista per la prima volta ( con mia grande curiosità), Noah Taylor che avevo già avuto modo di apprezzare in "E morì con un felafel in mano" ed inoltre parlare di musica. 
Quello che ho trovato più sorprendente è stata la capacità di questo scrittore che io amo da anni di riuscire a trasporre in maniera eccellente il mondo onirico e visionario dei suoi libri su pellicola. L'ha fatto con l'ironia e la poesia tipiche della sua scrittura.
La suggestione creata dai paesaggi essenziali quasi rarefatti, dalla costruzione di personaggi folli, fuori dalle righe, improbabili e proprio per questo incredibilmente genuini e dal racconto che si svolge su diversi piani narrativi, riesce a lasciare una traccia che rimane nel tempo. 
Inoltre è riuscito in una sola scena a compiere un'ardua impresa...far vedere la musica...




venerdì 7 ottobre 2011

Sostengo Bollani!!!


Eppure eppure...ogni tanto con un pò di sforzo si riesce a trovare qualcosa di bello persino nel piccolo schermo (che di bello ha ben poco). Trovo la trasmissione di Rai Tre "Sostiene Bollani" piacevolissima, intelligente e anche molto divertente (che non guasta mai).
Ne sono un esempio i video qui sotto.



Il merito di questa trasmissione, anche se va in onda in un orario un pò infelice, è di  ad aver realizzato un bel programma musicale parlando di musica con la musica. Un programma colto, ma che riesce a parlare anche a chi non mangia pane e jazz tutti i giorni, però vuole conoscere meglio questo fantastico mondo. Nell'ascolto del jazz sono una neofita, ma mi piace tantissimo. Riuscire a parlare di musica divertendo il pubblico è veramente un dono. Non mancano ovviamente i momenti di pura magia musicale come questi.



giovedì 6 ottobre 2011

Vinicio Capossela.

Uno degli artisti del panorama musicale italiano che apprezzo di più è sicuramente Vinicio Capossela.
Eclettico quanto basta riesce sempre a stupire, rinnovandosi in continuazione. La caratteristica che trovo più interessante è l'assoluta cura nella creazione di ogni suo spettacolo...tutto ha un senso e niente è lasciato al caso. 
Ho avuto modo di riascoltarlo con enorme piacere quest'estate con il tour "Marinai, profeti e balene" nato dall'album concept omonimo. Mi piace quando un artista riesce ad unire più arti espressive. Quello che riesce a portare su un palco non è solo musica, ma musica-teatro. Ecco un piccolo assaggio con un video-mix del concerto che ho realizzato.



mercoledì 5 ottobre 2011

Per iniziare...


"Vivere nel mondo come non fosse il mondo, rispettare la legge e stare tuttavia al di sopra della legge, possedere come se non si possedesse, rinunciare come se non si fosse in rinuncia: tutte queste esperienze di un’altra saggezza di vita si possono realizzare solo con l’umorismo."
Hermann HesseIl lupo della steppa, 1927

Ho deciso di "aprire" il blog con questo aforisma, perché credo che una buona dose di umorismo,  necessaria sempre e dovunque, nel nostro paese sia diventata indispensabile.