lunedì 14 novembre 2011

Mr. Gwyn...


Ho letto le prime 30 pagine...ho fatto una pausa e poi ho letto tutto il resto. Tutto d'un fiato. Un po' perché è quello che sempre faccio con i libri. Un po' perché smettere di leggere sarebbe stato come spegnere una Caterina de' Medici. E le Caterina de' Medici non si spengono, si lasciano morire. 
La capacità di Baricco di armonizzare nei suoi libri  personaggi che presi da soli ed estrapolati dal contesto sembrerebbero semplicemente buffi, stonati è la caratteristica che amo più di ogni altra. 
Pittori che dipingono il mare con l'acqua del mare, musicisti che cercano le note che non esistono o costruttori di lampadine che durano un tempo determinato.
A questi personaggi mi affeziono e ogni volta che qualcosa me li fa ricordare sorge spontaneamente un sorriso sul mio viso. Da oggi in poi una lampadina non sarà più solo una lampadina. In quella lampadina ci sarà sempre una scia del vecchietto di Camden Town. 
Come sempre Baricco ha su di me un potere di fascinazione che non ha eguali.  
Mr. Gwyn è una storia commovente, divertente e malinconica. Tra le pagine si legge il desiderio di quello che vorremmo essere e non siamo. Di quello che vorremmo essere, ma non possiamo essere. Si legge la voglia e la speranza di trovare qualcuno capace di leggerci dentro e vedere tutto questo. Jasper Gwyn rappresenta questa speranza. Perché lui riesce a leggere la persone (non i libri quelli sono buoni tutti). Forse riportare le persone a casa significa questo...far sentire le persone comprese. Sapere che da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che è riuscito a vedere dentro di noi. Qualcuno che è risuscito ad andare al di là di quello che mostriamo, di quello che appariamo...insomma qualcuno capace di mettere a nudo...la nostra anima. 
Ho amato questo libro dalla prima all'ultima pagina. Mi sono lasciata rapire e tenere in ostaggio per alcune ore dalle parole, dalle immagini, dalle sensazioni e dai personaggi. E ancora mi sento ostaggio, perché voglio esserlo.

5 commenti:

  1. Ma che fine fanno i commenti? :(( chiamerò chi l'ha visto =))

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  2. Ciao Robi,
    hai descritto questo libro divinamente, complimenti. Concordo con te su tutto. Cercherò di scrivere quella che è stata la mia sensazione e anche altro.
    Io questo libro lo definirei così: una coperta calda di lana, morbida, avvolgente posizionata vicino ad un camino acceso. Mi sono “svestita” pure io come i personaggi di questo libro. Non c’era Mr. Gwyn, ma c’era questa coperta immaginaria nella quale mi sono raccolta per una decina di giorni con lo sguardo rivolto verso il camino e mille pensieri, mille riflessioni, nessun nesso logico o forse sì, non lo so. All’inizio non è stato facile, sono sincera, ma non me la sono sentita di oppormi a questo stato di (in)coscienza. Il camino a volte bruciava un po’ troppo, ma bastava resistere qualche minuto o qualche ora e mi sentivo meglio e tornava il calore e quello, il calore, era estremamente piacevole. Probabilmente avevo bisogno di leggere questo libro. Probabilmente mi capiterà ancora di sentirne la necessità e il bello è che se e quando mi succederà saprò esattamente cosa cercare: la coperta di Baricco accompagnata dai colori e dal calore del focolare acceso.

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  3. Un paio di settimane fa sono andata a vedere un suo spettacolo. Io e l’amica che è venuta con me ci siamo scambiate sguardi estasiati per tutta la sera. Alla fine dello spettacolo sono andata a farmi autografare i due Mr. Gwyn che avevo con me. Avrei voluto dirgli mille cose, fargli mille domande, ma non ci sono riuscita. Un po’ perché la mia amicozza con la scusa di fotografarlo se ne è stata alla larga, un po’ perché trovarsi davanti ad un genio imbarazza non poco. Gli ho solo detto “lei è un artista veramente straordinario e questo libro è meraviglioso” risposta sua “allora stanotte posso dormire sonni tranquilli” risposta mia “sempre, non solo stanotte”. Mi ha stretto la mano con entrambe le mani e con una forza disumana (ammazza!!!), mi ha ringraziato e mi ha ridato i libri. E’ stata una serata di quelle che ti rigenerano, è stato uno spettacolo di rara e sorprendente bellezza.

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  4. Unico neo, giusto per la cronaca, quando siamo uscite e ho guardato gli autografi mi sono detta ahi ahi ahi qui creatività zero. Se vuoi vedere cosa mi ha scritto lo vedi sulla mia bacheca, preparati a ridere. Quello che ho fatto firmare per Simonetta è identico, cambia solo il nome. Altra cosa, se per caso hai qualche spiegazione per il punto esclamativo ti prego parliamone, io ancora oggi non l’ho capito … attendo lumi ;)
    Baci e buona serata.
    Nadia

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  5. P.S. E’ vero che non sono tecnologica, ma è anche vero che questo blog ce l’ha con me e la cosa tragica è che non è il solo ... non mi funzionano gli RSS, ho letto oggi una tua risposta ad un mio commento, l’hai scritta quasi un mese fa ahahahahaah ora provo a reimpostare tutto ;)

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