Nulla di più semplice e nulla di più vero...infatti se ci si ferma a pensare un attimo a quali sono le emozioni, le sensazioni che spingono una persona a metterle nero su bianco...la rabbia è sicuramente quella più comune.
Mi piace moltissimo la scelta di portare "Che tempo che fa" su un gradino più alto lasciando spazio agli ospiti per fare dei brevi monologhi...così possiamo assistere a lezioni, come quella che ci ha offerto ieri Alessandro Baricco, sul motivo per cui si scrive. Assolutamente affascinante la metafora dello scrittore che vuole fissare in un manuale le regole per tirare con l'arco...si inizia a scrivere per colpire, ma poi ci si perde nella bellezza dell'atto dello scrivere. Aspettando "Mr. Gwyn"...non male come presentazione per invogliare i lettori, se mai ci fosse il bisogno, ad avventurarsi tra le pagine e le parole del nuovo libro.
"...scriviamo libri, ogni tanto, con un'altra idea. Scriviamo libri. E quel che facciamo è scegliere fra quanto di più raro c'è nell'universo e di più caro c'è nel nostro animo e lo lavoriamo con le mani in un materiale affascinante che sono la lingua, le parole, il suono delle parole, il respiro della storia. Ci piace lavorarlo con le mani. E tutto questo solo perché vogliamo testimoniare di cosa è capace un certo genio umano e per esprimere in qualche modo il gusto di un maestro. Di quel maestro che in quel momento siamo noi. Niente più di questo, ma niente...niente meno di questo"